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La cultura del caffè a Trieste è un tesoro nascosto che molti viaggiatori si perdono, accontentandosi di esperienze generiche. Con oltre il 70% dei chicchi italiani che passano da questo porto, le tradizioni locali sono molto diverse da quelle di Venezia o Roma. Spesso i turisti finiscono in trappole per turisti che servono caffè mediocri a prezzi esagerati, ignari che a pochi isolati si trovano caffè centenari dove James Joyce sorseggiava la sua tazza quotidiana. È un peccato sprecare tempo e denaro in bevande deludenti, perdendo l'essenza autentica di Trieste: ogni tazza racconta una storia di imperi, letteratura e commercio marittimo risalente all'epoca asburgica.

Perché il caffè triestino è unico in Italia
Il primo sorso in un vero caffè triestino svela una cultura plasmata da geografia e storia. A differenza dell'espresso del Sud Italia, più intenso e tostato, qui i blend hanno influenze viennesi: più leggeri, con note di cacao, eredità del passato austro-ungarico. Torrefattori come Illy lavorano chicchi freschi direttamente dal porto, creando profili unici. Anche i rituali contano: 'capo in b' è caffè con un goccio di latte in bicchiere, mentre 'nero' si serve con acqua, come fanno i locali. Queste sfumature nascono dal ruolo di Trieste come porta europea del caffè dal Settecento. Non sono solo bevande, ma storia liquida di una città di confine.
4 caffè storici dove il tempo si è fermato
Caffè San Marco, aperto nel 1914, è il cuore letterario di Trieste: ordina una 'goccia' (espresso con goccio di latte) come facevano i filosofi. Al Caffè degli Specchi, tra specchi che riflettono nobili e politici, prova un 'decaffeinato con schiuma'. Per un'esperienza autentica, il Caffè Tommaseo (il più antico) serve il 'melange' (simile al cappuccino) con cannella. Ricorda: sono istituzioni viventi, non musei. Stai al banco per pagare prezzi locali (la metà del tavolo) ed evita di ordinare un 'latte' se non vuoi solo latte.
Come riconoscere (ed evitare) le trappole per turisti
Il vero caffè triestino si nasconde in locali senza pretese, mentre i locali vistosi vicino ai porti spesso deludono. Segnali d'allarme: menu con disegni di drink, baristi che non parlano italiano o prezzi oltre €2,50 per un espresso. I locali autentici hanno anziani che leggono il giornale, almeno cinque tipi di caffè sconosciuti e forse solo contanti. Se vedi 'Irish coffee' in evidenza o biscotti preconfezionati, sei nella zona turistica. Segui invece la folla alle 7:30 verso Torrefazione Cannaregio: le file indicano i caffè più freschi.
Tour del caffè fai-da-te o guidati: tutte le opzioni
Per un'esperienza completa, inizia dal magazzino Stazione Rogers per annusare i chicchi crudi, poi vai al Caffè Urbanis per il loro blend centenario. Scarica la mappa gratuita 'Trieste Coffee Trail' con sette caffè storici a 15 minuti l'uno dall'altro. Per approfondire, scegli tour con dimostrazioni di tostatura alla Micro Torrefazione e assaggi di misure rare. Chi viaggia con budget limitato può approfittare dell'aperitivo (16-18), quando molti locali offrono stuzzichini gratis. L'importante è prendersela comoda: il caffè triestino, come la città, va assaporato senza fretta.